Se la capacità dell'esercito
israeliano di infliggere danni s'è rivelata palesemente superiore a
quella palestinese, l'uomo comune può chiedersi perché i
palestinesi continuano nella lotta, invece di accettare un cessate il
fuoco.
Le spiegazioni possono essere varie, e
certe persone ne danno una indignante: ricevere poi massicci aiuti
umanitari. Ma tali aiuti non dovrebbero servire ad arricchire, bensì
a fornire nuovamente ciò che viene distrutto dalla guerra: “Cinque
milioni di euro di fondi extra in arrivo dalla Commissione europea
per gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. I nuovi finanziamenti
consentiranno alle organizzazioni sul campo di fornire acqua
potabile, assistenza sanitaria di emergenza, articoli basilari per la
casa e kit igienici, oltre che razioni di cibo” (ANSAmed, 28 luglio
2014; dal sito
https://www.ansa.it/ansamed/it/notizie/rubriche/enpi/2014/07/28/gaza-ue-finanzia-aiuti-umanitari-extra-da-acqua-a-farmaci_88721e3a-6b31-46ef-b18a-cf346af963b8.html).
Un caccia israeliano bombarda Gaza
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