mercoledì 30 luglio 2014

Gli serve una lezione?


Anche perché i caratteri autoreferenziali sono in aumento vertiginoso da anni, è facile imbattersi in persone grette. Cosa suscitano esse nelle loro vittime? Rabbia, indignazione, desiderio di vendetta... sembrano legittimi; tuttavia inducono spesso comportamenti dannosi per gli altri e/o per sé. “Una giusta indignazione tira fuori il potere che uno ha” (Ralph Waldo Emerson). Si usi bene questo potere.
Magari aiuta a lenire la contrarietà pensare che questi individui sono meschini perché psicologicamente fragili e quindi degni di compassione. Tuttavia anche un assassino seriale lo è per lo stesso motivo, ma non si può lasciarlo libero di agire la sua psicopatia; neppure se ci si tranquillizza credendo in una giustizia ultraterrena (per esempio l'ormai noto concetto induista e buddista di karma) e si decide di lasciare a essa il destino del malfattore.


Prima di tutto bisogna però farsi un esame di coscienza: quanto siamo autoreferenziali noi stessi? Infatti, la persona più infastidita da un autoreferenziale è un autoreferenziale.

Salvador Dalì, 1937

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