Anche perché i caratteri
autoreferenziali sono in aumento vertiginoso da anni, è facile
imbattersi in persone grette. Cosa suscitano esse nelle loro vittime?
Rabbia, indignazione, desiderio di vendetta... sembrano legittimi;
tuttavia inducono spesso comportamenti dannosi per gli altri e/o per
sé. “Una giusta indignazione tira fuori il potere che uno ha”
(Ralph Waldo Emerson). Si usi bene questo potere.
Magari aiuta a lenire la contrarietà
pensare che questi individui sono meschini perché psicologicamente
fragili e quindi degni di compassione. Tuttavia anche un assassino
seriale lo è per lo stesso motivo, ma non si può lasciarlo libero
di agire la sua psicopatia; neppure se ci si tranquillizza credendo
in una giustizia ultraterrena (per esempio l'ormai noto concetto
induista e buddista di karma) e si decide di lasciare a essa
il destino del malfattore.
Prima di tutto bisogna però farsi un
esame di coscienza: quanto siamo autoreferenziali noi stessi?
Infatti, la persona più infastidita da un autoreferenziale è un
autoreferenziale.
Salvador Dalì, 1937
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