Nel giugno 2014 è andata in onda sulle
maggiori reti televisive italiane la pubblicità di un prodotto
alimentare che presentava un rivelazione omosessuale in un contesto
da famiglia felice: il figlio invita la mamma a cena, le offre un
piatto innovativo (pazienza se è cucinato al microonde) e poi rivela
allegro: “Mamma, c’è un’altra piccola sorpresa: Gianni non è
solo il mio coinquilino, è anche il mio compagno”. Piccola?!
E la mamma non replica: “Perché
proprio a me una tale disgrazia!? Non potevi drogarti come tutti gli
altri, fare da cavia per esperimenti nucleari, arruolarti negli
uomini-bomba jihadisti, guidare una giardinetta, ascoltare Pupo?!”.
No, replica giuliva e chiocciante:
“Tesoro mio, lo avevo già
capito! Ed è anche un ottimo cuoco!”.
“Mulino Bianco” in versione gay
o pubblicità realistica?
È più
ridicola quella pubblicità o questa scenetta di Lillo e Greg?
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