Sabato 5 luglio 2014 Io donna,
inserto del Corriere della Sera, pubblicava due articoli con
punti di vista diversi.
A pagina 50, Aldo Cazzullo scriveva: «La vera differenza tra le brasiliane e il resto del mondo è che
le brasiliane sorridono, senza che questo debba essere scambiato per
disponibilità. Sia femmine, sia maschi sono dolci, gentili,
accoglienti. L’altro giorno, sulla spiaggia di Natal, un collega
dell’Ansa, Piercarlo Presutti, si è messo in testa di organizzare
una partita mista di pallone. La tecnica è stata semplice: tirare la
palla ai passanti. Tutti, femmine e maschi, si sono fermati prima a
palleggiare, poi a giocare.
Mi è venuto in mente quando, prima di partire, ho visto una
ragazza alla stazione di Bologna. Non bellissima, però interessante,
con i capelli rossi: la guardavano tutti. Lei si è girata mostrando
una valigia con la scritta: Kittesencula. Povera lei, e poveri noi.
Se il Sud del mondo avanza e il Nord regredisce, è anche per la
nostra penuria di sorrisi.»
(http://blog.iodonna.it/aldo-cazzullo/2014/07/05/il-sorriso-delle-brasiliane/).
“-
Ciao, ti va di uscire con me?
- Non capisco quello che dici, sono sorda! - Completamente? - Sì, completamente!”.
Dialogo
tra una ragazza e Rat-man
|
A pagina 54, invece, Fabrizio Roncone
scriveva: «Salvador de Bahia, il bar di un grande albergo: tra
i tifosi francesi, un italiano già alla terza caipirinha. Basso, i
capelli brizzolati, camicia firmata. Forte accento toscano.
Mhmmm… La verità? A me, il calcio non interessa granché. Cioè,
chiaro: lo seguo come tutti, ma se è la quarta volta che vengo qui
in Brasile, il motivo è un altro…
Quale?
Ma come quale? No, dico: s’è guardato intorno? Ha visto che robettina si vede?
Lei viene qui per le donne?
E certo! Qui sono tutte carine, e disponibili. Non come in Italia, che devi stare lì a corteggiarle, a perderci tempo. Qui te ne vai sulla spiaggia e la scegli. Dici: ecco, mi piace quella. Le fai un sorriso e il più è fatto. A quel punto basta che le fai un regalino, ma niente di importante, basta una collanina, un abitino da bancarella, oppure le offri una cena, la tratti bene, e quella subito ti ci sta… E ti credo che ci stanno: sono po-veri-ssi-me! Tu arrivi e gli sembri un principe… Cioè, io a Empoli ho una piccola attività, niente di che… Ma qui, quando tiro fuori il portafoglio, le vedo che sgranano gli occhi… Ah ah ah! È un paradiso, mi creda.» (http://blog.iodonna.it/fabrizio-roncone/2014/07/05/lo-squallore-del-turista-sessuale/).
Quale?
Ma come quale? No, dico: s’è guardato intorno? Ha visto che robettina si vede?
Lei viene qui per le donne?
E certo! Qui sono tutte carine, e disponibili. Non come in Italia, che devi stare lì a corteggiarle, a perderci tempo. Qui te ne vai sulla spiaggia e la scegli. Dici: ecco, mi piace quella. Le fai un sorriso e il più è fatto. A quel punto basta che le fai un regalino, ma niente di importante, basta una collanina, un abitino da bancarella, oppure le offri una cena, la tratti bene, e quella subito ti ci sta… E ti credo che ci stanno: sono po-veri-ssi-me! Tu arrivi e gli sembri un principe… Cioè, io a Empoli ho una piccola attività, niente di che… Ma qui, quando tiro fuori il portafoglio, le vedo che sgranano gli occhi… Ah ah ah! È un paradiso, mi creda.» (http://blog.iodonna.it/fabrizio-roncone/2014/07/05/lo-squallore-del-turista-sessuale/).
Se i maschi avessero più rispetto non
solo delle femmine, ma dei loro simili in generale, forse ci
sarebbero meno donne scontrose in Italia e meno “facili” in
Brasile.
Le foto di Aldo Cazzullo e Fabrizio
Roncone che appaiono sul blog di Io donna. Due
espressioni facciali diverse per due punti di vista diversi
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