La propria libertà finisce dove inizia
quella degli altri. Molto difficile rispettare sempre questa regola.
Se in una vignetta dileggio Maometto e per questo temo di essere
ucciso, posso scegliere, con la mia libertà, di evitare quella
vignetta; perché l'autoconservazione è un impulso naturale.
Tuttavia non esistono solo motivazioni
dettate dalla paura, bensì anche dal rispetto. Se in una vignetta
dileggio Maometto e per questo manco di rispetto, posso scegliere,
con la mia libertà, di evitare quella vignetta.
Aretha Franklin – Respect
Ma come si può fare satira senza
mancare di rispetto proprio a nessuno? Più ancora: senza urtare la
sensibilità di nessuno? Sarebbe come fare la zanzara senza pungere.
Allora subentra a questo punto la
responsabilità, che va di pari passo con la libertà: più c'è la
seconda, più c'è la prima. Se, con la mia libertà di zanzara,
pungo uno scienziato folle che per ripicca inventa un macchinario che
distrugge tutte le zanzare della Terra?
Fin'ora, l'essere umano si considera
troppo superiore alle zanzare, per farne una caso se ne ammazza una
che l'ha punto. Ma tra uomini, la morale cambia: la società italiana
(e molte altre) non ammette che un uomo ne ammazzi un altro per la
“puntura” di una satira. Tuttavia esistono anche culture che non
condividono questa idea di civiltà; individui che hanno un'idea
diversa della satira e della vita umana. Finché esisteranno sia il
mondo italiano o francese, sia il mondo “talebano”, bisognerà
tener conto di entrambi nella libertà e nella responsabilità di
ciascuno. Bisognerà mettersi la citronella, prima di accendere la
luce del balcone. Ricordare che così come in questi lidi appare
mostruoso uccidere per una satira, lo è morire per una satira. Da
ciò si dovrebbero trarre le conclusioni.
Ci sono anche europei che non sono (del
tutto) Charlie, semplicemente perché non sono disposti a
rischiare la morte di qualche essere umano per una vignetta satirica.
E considerano questo rifiuto la vera pena, il vero dispiacere, il
vero cordoglio per le vittime lavoratrici del suddetto giornale.
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