Dati
empirici di molti automobilisti dicono che certe etnie in media
guidano male i veicoli motorizzati.
Probabilmente
non c'entra la razza, ma, come al solito, le usanze: più spesso che
non, questi guidatori scarsi provengono infatti da società nelle
quali le automobili non sono diffuse globalmente o lo sono da poco
tempo. Casi tipici sono i cinesi o i senegalesi.
In
Italia, ottengono patenti di guida con facilità, come del resto gli
italiani stessi. Almeno qui, nessun razzismo: l'unica differenza che
fanno i proprietari delle scuole guida è tra chi paga e chi non
paga.
Cartello
bilingue – italiano e cinese – in una scuola guida del quartiere
cinese di una città italiana (foto Gruppo Amoha)
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