mercoledì 21 gennaio 2015

Guidatori svegli – Razzismo automobilistico


Dati empirici di molti automobilisti dicono che certe etnie in media guidano male i veicoli motorizzati.
Probabilmente non c'entra la razza, ma, come al solito, le usanze: più spesso che non, questi guidatori scarsi provengono infatti da società nelle quali le automobili non sono diffuse globalmente o lo sono da poco tempo. Casi tipici sono i cinesi o i senegalesi.

Una vecchia Citroën Dyane in Senegal. Su di essa, grosse decalcomanie di importanti marabutti (sul portellone posteriore, Cheikh Ahmadou Bamba e il suo discepolo Cheikh Ibra Fall). Probabilmente il guidatore ha parecchio bisogno della loro intercessione

In Italia, ottengono patenti di guida con facilità, come del resto gli italiani stessi. Almeno qui, nessun razzismo: l'unica differenza che fanno i proprietari delle scuole guida è tra chi paga e chi non paga.

Cartello bilingue – italiano e cinese – in una scuola guida del quartiere cinese di una città italiana (foto Gruppo Amoha)

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