Gustavo
Rol, studioso controverso, attribuì ad Albert Einstein la frase: “La
luce è l’ombra di Dio”.
Natale
è la festa della luce condivisa e celebrata da vari popoli antichi,
perché sapevano bene quanto il Sole fosse necessario alla vita sulla
Terra. Senza una dimora riscaldata né caldi abiti tecnici, con
quanto sollievo si vedeva il sole sorgere di nuovo!
Lo
scalatore Wolfgang Güllich (1960-1992)
alla fine di un gelido bivacco in parete
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Ma
perché il 25 dicembre? Nell'emisfero settentrionale, questa è la
data che segue il solstizio d'inverno (il 21): la notte più lunga
dell'anno, dopo la quale le giornate ricominciano ad allungarsi. Dal
22 al 24 dicembre il Sole si trova alla massima distanza dal piano
equatoriale, inverte il suo moto in declinazione e ricomincia a
muoversi verso i cieli boreali.
Così
gli adoratori latini del dio indo-persiano Mitra scelsero il 25
dicembre per celebrare il Dies
natalis Solis invicti
(“giorno della nascita del Sole invincibile”). I primi babilonesi
festeggiavano Shamash, appunto il dio del Sole; i greci lo dedicavano
a Dioniso e gli inca a Wiracocha...
Antico
mithraeum
(San Clemente, Roma), caverne dove i fedeli di Mitra si riunivano a
consumare pasti sacri (abbuffate natalizie?)
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Nella
ricorrenza, certe comunità accendevano fuochi per “aiutare” il
Sole d'inverno a riscaldare, un'usanza che si ritrovò poi fra i
cristiani che bruciavano legna nel proprio camino la vigilia di
Natale.
Non
sarebbe un male se la Chiesa cristiana avesse mutuato la festa della
nascita di Gesù da questi culti precedenti, poiché significherebbe
una continuità con una saggezza vetusta, ben più antica del I o del
IV secolo d.C., quando Papa Giulio I fissò il giorno del Natale.
Così
possiamo anche noi celebrare accendendo fiammelle – di candele,
ceri, lumini, fuocherelli... Magari, se siamo cristiani, nel presepio
o accanto a un'immagine sacra.
Fuoco
natalizio a Belgrado, nel cui clima rigido il calore delle fiamme è
assai gradito
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E
augurarci che ci sia luce nel cuore di ognuno sotto l'ombra
dell'abbraccio di Dio.
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