lunedì 22 dicembre 2014

“La luce è l’ombra di Dio”

Gustavo Rol, studioso controverso, attribuì ad Albert Einstein la frase: “La luce è l’ombra di Dio”.


Natale è la festa della luce condivisa e celebrata da vari popoli antichi, perché sapevano bene quanto il Sole fosse necessario alla vita sulla Terra. Senza una dimora riscaldata né caldi abiti tecnici, con quanto sollievo si vedeva il sole sorgere di nuovo!

Lo scalatore Wolfgang Güllich (1960-1992) alla fine di un gelido bivacco in parete

Ma perché il 25 dicembre? Nell'emisfero settentrionale, questa è la data che segue il solstizio d'inverno (il 21): la notte più lunga dell'anno, dopo la quale le giornate ricominciano ad allungarsi. Dal 22 al 24 dicembre il Sole si trova alla massima distanza dal piano equatoriale, inverte il suo moto in declinazione e ricomincia a muoversi verso i cieli boreali.
Così gli adoratori latini del dio indo-persiano Mitra scelsero il 25 dicembre per celebrare il Dies natalis Solis invicti (“giorno della nascita del Sole invincibile”). I primi babilonesi festeggiavano Shamash, appunto il dio del Sole; i greci lo dedicavano a Dioniso e gli inca a Wiracocha...

Antico mithraeum (San Clemente, Roma), caverne dove i fedeli di Mitra si riunivano a consumare pasti sacri (abbuffate natalizie?)

Nella ricorrenza, certe comunità accendevano fuochi per “aiutare” il Sole d'inverno a riscaldare, un'usanza che si ritrovò poi fra i cristiani che bruciavano legna nel proprio camino la vigilia di Natale.
Non sarebbe un male se la Chiesa cristiana avesse mutuato la festa della nascita di Gesù da questi culti precedenti, poiché significherebbe una continuità con una saggezza vetusta, ben più antica del I o del IV secolo d.C., quando Papa Giulio I fissò il giorno del Natale.
Così possiamo anche noi celebrare accendendo fiammelle – di candele, ceri, lumini, fuocherelli... Magari, se siamo cristiani, nel presepio o accanto a un'immagine sacra.

Fuoco natalizio a Belgrado, nel cui clima rigido il calore delle fiamme è assai gradito

E augurarci che ci sia luce nel cuore di ognuno sotto l'ombra dell'abbraccio di Dio.


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