lunedì 4 agosto 2014

Figli "stirati"


Nell'ormai estesa diffusione di separazioni e divorzi, pare che in certi gruppi sociali siano più ricorrenti; stando alle cronache, uno sarebbe il mondo dello spettacolo, col suo codazzo di giornalisti e cosiddetti radical chic.
Capita che un genitore separato sia vittima del senso di colpa perché nota il disagio dei suoi figli e cerchi di compensarlo viziandoli, aggiungendo così danno a danno. Magari si accorge, ogni tanto, di questo vizio e si preoccupa per il loro futuro: se la caveranno nella vita?
Galatea Ranzi interpreta una madre fallita radical chic nel film Caterina va in città di Paolo Virzì (2003)

Probabilmente sì, se il genitore appartiene a un determinato gruppo sociale, come quello suddetto. Dato il loro ceto privilegiato e il giro di conoscenze influenti, non è improbabile che i pargoli sempre “cadranno in piedi”. Per esempio, se il loro disagio psicologico sarà tale da indurli alle cure di un terapeuta, potranno scegliere il migliore. Se non avranno voglia di lavorare, uno degli amici del suo genitore gli troverà comunque un fonte di guadagno ecc.

Alice Teghil (a sinistra) e Carolina Iaquaniello interpretano rispettivamente Caterina Iacovoni e Margherita Rossi Chaillet, due protagoniste di Caterina va in città


Ma quei genitori si preoccupano dei problemi che simili figli potrebbero recare in futuro agli altri, se cresceranno egoisti, altezzosi, cinici, prepotenti...? Si preoccupano, quei genitori, dei figli dei loro figli?
(scena del film Caruso Pascoski di padre polacco (1988): https://www.youtube.com/watch?v=qAinjI5WEx0)
Per limitare comportamenti negativi risultanti da tali personalità, qualcosa potrebbe fare un'educazione morale alta, sin dall'infanzia.


“Nessun uomo è un'isola” (John Donne). La fine di una relazione di coppia è spesso nell'ordine naturale delle cose, come pure una certa dose di disagio dei figli; il senso di colpa qui non è altro che un carico inutile sulla groppa di tutti. Prima di continuare il cammino, si controlli lo zaino e si cerchi di tolgiere, lasciare indietro, quello che non serve. 

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