Qualche anno fa, le previsioni meteorologiche in televisione hanno cominciato a fare una sorta di terrorismo psicologico in estate: appena giunge il caldo, partono discorsi del genere “aiuto, si sta abbattendo un'immane catastrofe sulle vite di tutti noi: è arrivato un calore bollente che si prevede ucciderà schiere di persone e ridurrà ad amebe tutti quelli che sopravviveranno! Ma perché, perché alla povera umanità devono capitare tragedie del genere?!”.
L'iniziatore della tendenza fu l'istrionico Emilio Fede; tanto da suscitare il dubbio che un
parente del giornalista vendesse condizionatori d'aria o avesse una
catena d'alberghi o un'agenzia di viaggi.
Emilio Fede s'è pure inventato le
“meteorine”. Una fu Eleonora Pedron, qui alle spalle del
conduttore
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La realtà com'era? Temperature estive normali per l'Italia e tanti altri Paesi.
Allora questi “geni del male” hanno escogitato un altro colpo magistrale per il pilotaggio delle masse: l'inserimento in queste trasmissioni meteo della comunicazione non solo delle temperature, ma anche del tasso di umidità. “Buongiorno, oggi ci sono trentadue gradi. No, no, non avete capito! Aspettate e pensare che in fondo non è una temperatura così alta e quindi a provare sollievo! Poveri ingenui, non avete tenuto conto del tasso di umidità, che oggi è altissimo! Quindi è vero, ci sono trentadue gradi, ma voi ne sentirete quarantacinque”.
Ci lasciamo dire da costoro quanto
caldo dobbiamo provare?
Quest'anno, un'altra novità demagogica
per la primavera: certe trasmissioni meteo hanno inserito anche le
previsioni di pollini e allergie.
Ci lasciamo dire da costoro quanto
dobbiamo essere allergici?
Ovviamente non siamo gli unici a
esserci accorti di questa abitudine:
L'unico che abbiamo notato fuori da
cotanta tendenza allarmistica è Paolo Sottocorona, che al contrario
trasmette serenità con la sua pacatezza e tranquillità. Bravo!
In questo video, il Capitano
Sottocorona sottolinea, tra l'altro: “Questo, secondo me, comincia
a essere qualcosa di penalmente perseguibile, perché è un allarme
che non esiste...”.
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