mercoledì 18 giugno 2014

Guidatori svegli – i SUV

Con l'acronimo SUV che sta per Sport Utility Vehicle, nei Paesi anglofoni s'intende un'autovettura fatta per muoversi su percorsi non asfaltati; insomma, un fuoristrada. Mentre in Italia s'intende un veicolo ibrido, metà stradale e metà fuoristrada. Questo fa pensare che non dia prestazioni ottimali né su un terreno, né sull'altro.
Dunque, a cosa serve un SUV in senso italico? Vista la sua diffusione, presenterà molteplici vantaggi.
Tra cui: verso il 2005 cominciò a diffondersi in certa misura l'idea (poco realistica: http://it.wikipedia.org/wiki/Sport_Utility_Vehicle, paragrafo Sicurezza) che un SUV, grazie alle sue dimensioni imponenti, proteggesse meglio gli occupanti in caso d'incidente. 
Così signori abbienti li compravano alle loro mogli e o figli, o a se stessi qualora guidatori timorosi. Risultato: auto ingombranti pilotate da imbranati.
Per esempio, siccome questi conduttori insicuri non si fidano (probabilmente a ragione) della loro percezione delle misure, stanno al centro di strade a due corsie e procedono lentamente, sicché nessuna auto riesce a passare alla loro sinistra. E se, pur con tatto civile, gli segnali di essere così gentili da rispettare la loro corsia, t'ignorano o addirittura s'indignano.
Nella mente più o meno conscia di questi SUVisti, quanto c'è dell'idea “tanto io sono grosso” (http://it.wikipedia.org/wiki/Sport_Utility_Vehicle, paragrafo Critiche)?
Un tipo parecchio basso si comprava SUV enormi, e quando li guidava era tutto contento perché poteva vedere le altre macchine dall'alto.
In questi casi, speriamo sporadici, SUV potrebbe non essere più l'acronimo di una frase inglese, ma italiana: Sono Un Vanaglorioso.


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