domenica 26 aprile 2015

Il grande mercato

Finalmente ci siamo: pochi giorni all'inizio dell'Expo di Milano. Quando fu annunciato, 
il 31 marzo 2008, sembrava un evento remoto, e invece è arrivato in un attimo; uno di quei casi in cui si dice: “Come passa il tempo!”.
L'importante è che non sia, come potrebbe minacciare il suo tema, un caravanserraglio di crapuloni.

Alberto Sordi nei panni di Nando Mericoni nel film Un americano a Roma (1954): “Macarone ... m'hai provocato e io te distruggo, macarone! Io me te magno!”


Calamità ai buoni?

(foto Narendra Shrestha/EPA)

In media il popolo del Nepal (si pronuncia con l'accento sulla a) è uno dei più gradevoli al mondo con cui avere a che fare. Allora perché, se esiste una giustizia divina, è capitato a loro un cataclisma come il terremoto di ieri? Ancor di più: per la maggior parte i nepalesi sono bravi devoti di induismo o buddismo. Allora perché i loro numi non li hanno protetti?

Il grande cenotafio (stupa) di Boudhanath, a Kathmandu, con gli occhi onniveggenti e protettivi del Buddha

Si dice che le vie del Cielo sono imperscrutabili. Si dice pure che Dio non dà mai a una persona una prova che essa non sappia superare.
In effetti, più di uno scalatore ha notato come i suoi portatori nepalesi (sherpa, tamang o di altre etnie locali) avessero un atteggiamento forte, comunque tinto di fatalismo, verso la morte accidentale in montagna.
Magari lo stesso ambiente aspro, tra foreste e alte montagne, ha contribuito nei secoli a formare non solo le loro fedi, ma anche questa loro mentalità.

Monaco buddista di etnia sherpa conduce una cerimonia religiosa (puja) di buon auspicio durante una spedizione alpinistica nell'Himalaya nepalese

Dunque è forse possibile sperare che per molti nepalesi, proprio grazie alle loro fedi e alla loro mentalità, la tragedia del terremoto sia meno difficile da sopportare che per altri? Come trenta chili sono più facili da portare per un giovane culturista di cento, che per un'anziana di cinquanta chili? Non si può che augurargli almeno questo.

Operazioni di soccorso a Durbar Square di Basantapur, nel circondario di Kathmandu


Memento umano

(foto di Cyril F. Hooper per Stars & Stripes, 1945 circa)

Ovviamente è un'enorme fortuna che in Italia non ci sia una guerra da settant'anni. Ma questo significa anche che gli odierni sopravvissuti i quali ne sono stati testimoni oculari sono sempre meno, per naturali questioni anagrafiche.
Leggere di una guerra o vederla sullo schermo in un documentario non è la stessa cosa che sentirla raccontare da chi l'ha vissuta, guardandolo negli occhi di persona (basti pensare alle visite agli ex campi di concentramento nazisti con la guida di ex internati). 


giovedì 16 aprile 2015

Separati alla nascita? (65)

Marco Giallini, attore italiano

Glenn Quagmire, vicino statunitense






Separati alla nascita? (64)

Bruno Contrada, poliziotto italiano

Jason “Statler” Bradley, critico statunitense

Mulattiere


Sinché affiderà i lavori stradali ai Ciucci, il governo italiano farà figure da asino: “Nomen est omen”?

Il ciuccio Pietro esamina lo stato di una strada italiana

C'è scuola e scuola

Il poliziotto Fabio Tortosa ha scritto sulla sua pagina facebook: “Io sono uno degli 80 del VII Nucleo. Io ero quella notte alla Diaz. Io ci rientrerei mille e mille volte”.
Come al solito, giusto due giorni di polverone politico e mediatico, nei quali l'agente viene sospeso dal servizio.

Fabio Tortosa (foto ansa)

Pare che il protagonista abbia svelato alla sua dirimpettaia, rinomata black blok ottantenne: “Ma cos'hanno capito?! Io intendevo la scuola Diaz di Bergamo dove ho fatto le le elementari, non quella di Genova!”.

Scorcio della Scuola Diaz di Bergamo

giovedì 9 aprile 2015

Genova negli occhi

La Corte europea dei diritti umani ha condannato l'Italia per tortura nell'incursione della polizia alla Scuola Diaz di Genova, durante il G8 del luglio 2001.
Questa sera se ne discute in una trasmissione televisiva, al cui dibattito partecipano Luca Casarini e Gianluca Salvatori, poiché in quei giorni erano presenti a Genova su fronti opposti. Si potrebbe tuttavia dire che li accomuna un tratto: nessuno dei due ha la faccia da buono?
“Come il volto è l’immagine dell’anima, gli occhi ne sono gli interpreti” (Marco Tullio Cicerone).
“Gli unici occhi belli sono quelli che vi guardano con tenerezza” (Coco Chanel).

Luca Casarini, attualmente membro della presidenza nazionale del partito Sinistra Ecologia Libertà

Gianluca Salvatori, attualmente Segretario provinciale della Questura di Roma (foto tratta dal sito www.vebidoo.com)

Strage al tribunale di Milano

Non c'era bisogno di essere Cassandra per scrivere questo post: http://gruppoamoha.blogspot.it/2015/03/civili-armati.html.

Nel riquadro l'assassino, Claudio Giardiello

Le “politichine”

C'è un fattore che sembra accomunare Benito Mussolini e Silvio Berlusconi: il grande fascino sulle donne, da entrambi ampiamente sfruttato.

Claretta Petacci, famosa amante di Benito Mussolini

Le politiche

Se in questo momento si digitano le parole “parlamentare Forza Italia” sul motore di ricerca Google, fra le prime cento foto che compaiono, ottantotto sono di donne e dodici di uomini.

Questa è la prima foto che appare; ritrae Anna Maria Bernini

La più presente, con dodici foto: Mara Carfagna

domenica 5 aprile 2015

Guidatori svegli – Parcheggi occulti


Lungo la via ci sono parcheggi perpendicolari alla strada. Ne cerchi avidamente uno. Ti sembra di scorgerne uno pochi metri più avanti, ti precipiti, inizi a svoltare per entrarci, ma ecco che compare alfine l'automobile che lo occupa, piccola piccola, tanto che era nascosta dalle altre macchine nei parcheggi di fianco!





Capi al concerto

Michelle e Barak Obama, presidente degli Stati Uniti d'America e signora, assistono dinoccolati al concerto in onore di Carlos Santana al Kennedy Center.


Elisabeth e Franz Joseph I (1830-1916), imperatore d'Austria e signora, assistevano irrigiditi ai concerti di Josef Strauß nella Zeremoniensaal (“Sala delle cerimonie”) dell'Hofburg.


Resurrectio

“'I tuoi occhi riflettono gioia.
Dimmi, cosa hai visto fratello mio?'
'Ho veduto morire la morte,
ecco cosa ho visto sorella mia'”.

Cucina “pasquale”


Dieta esclusiva sull'Isola di Pasqua: uova, cioccolato, agnelli e coniglietti.


Pasqua pazzerella

“Secondo Mario Giuliacci il giorno per cui è più difficile fare le previsioni meteo è Pasqua. 'È una delle previsioni più disgraziate per i meteorologi, perché in quel periodo l'atmosfera è soggetta a notevoli cambiamenti. Anche all'interno della stessa giornata il tempo può cambiare in maniera molto rapida'”.

Fotomontaggio con Mario Giuliacci, meteorologo (immagine tratta dal sito it.paperblog.com)

Nebbia in Val Padana

Nebbia in Val Padana

Un altro inverno è passato, con pochissima nebbia nella zona di Milano, manco fitta e onnipresente come trent'anni fa. A meno che quella di oggi non si veda.
“Ma scusa, cosa disse Mezzacapa? 'Quando c'è la nebbia non si vede'” (Totò a Peppino De Filippo in Totò, Peppino e la malafemmina).

Totò, Peppino e la malafemmina (1956)

Infatti, poco prima...


Antonio Caponi: “Ci vorrebbe qualcuno che ci mettesse aggiorno. Per andare a Milano non è una cosa semplice”.
Mezzacapa: “Qualcuno... E allora io qua che ci sto a fare. Tutti mi chiamano 'il Milanese'”.
Peppino Caponi: “Mezzacapa, ma parliamoci chiaro: voi siete stato veramente a Milano?”.
Mezzacapa: Eccome, non ci sono stato? Ho fatto il militare nel ’31...”.
Antonio Caponi: “No, dico io…”.
Mezzacapa: “Cavalleria…”.
Antonio Caponi: “Mezzacapa, e i milanesi, quando vi vedevano, che dicevano?”.
Mezzacapa: “Che devono dire...”.
Antonio Caponi: “No, dico, quando camminavate per la strada…”.
Mezzacapa: “Beh?!”.
Antonio Caponi: “Beh, questo tipo straniero, va!”.
Mezzacapa: “Ma per carità… Che, si andavano ad accorgere di me, a Milano? Ma voi non avete idea Milano che cosa sia”.
Peppino Caponi: “Parlano, parlano, eh?”.
Mezzacapa: “Parlano? Ma Milano è una grande città!”.
Antonio Caponi: “Camminano, camminano… come noi?”.
Mezzacapa: “Camminano? C’è un traffico enorme. Anzi, vi dovete stare accorti, eh! Là attraversare la strada è una cosa pericolosa”.
Antonio Caponi: “Oh, e chi attraversa! Chi si muove, per carità!”.
Mezzacapa: “Certo, certo non è una città. Vero, il clima non è come qui da noi. Lì è un clima più rigido, eh, vento, neve...”.
Antonio Caponi: “Freddo?”.
Mezzacapa: “Freddo. Le bufère…”.
Antonio Caponi: “Le bùfere”.
Peppino Caponi: “Ci sono, le bùfere?”.
Mezzacapa: “Eccome!”.
Peppino Caponi: “Per la strada?”.
Antonio Caponi: “Per la strada”.
Mezzacapa: “Per la strada, dappertutto”.
Antonio Caponi: “Capirai, entrano nei palazzi, salgono le scale… eh, che ne so!”.
Mezzacapa: “Acqua, vento… e nebbia! Eh… nebbia, nebbia!”.
Antonio Caponi: “Ah, questo m’impressiona. Tutto, ma la nebbia...”.
Mezzacapa: “A Milano, quando c’è la nebbia non si vede”.
Antonio Caponi: “Perbacco… e chi la vede?”.
Mezzacapa: “Cosa?”.
Antonio Caponi: “Questa nebbia, dico”.
Mezzacapa: “Nessuno”.
Antonio Caponi: “Ma, dico, se i milanesi, a Milano, quando c’è la nebbia, non vedono, come si fa a vedere che c’è la nebbia a Milano?”.
Mezzacapa: “No, ma per carità, ma quella non è una cosa che si può toccare”.
Peppino Caponi: “Ah, ecco”.
Antonio Caponi: “Non si tocca, non si tocca”.
Peppino Caponi: “Ma io, a parte questa nebbia, io non la tocco, per carità… Ma adesso, se noi dobbiamo incontrare a nostro nipote, questa cantante, come li vediamo, dove li troviamo?”.
Antonio Caponi: “Già! Eh già, non ci avevo pensato”.
Mezzacapa: “È facile: la cantante, quella c’ha il nome sul manifesto”.
Antonio Caponi: “Hai capito? A Milano, quando c’è la nebbia, mettono i nomi sui manifesti. Dice: chi mi vuol trovare, io sto qua”.

Lupi fiabeschi


Il giudice ha decretato che il posto di lavoro di Luca Lupi gli sarà tolto per darlo a un ingegnere fresco di laurea, proveniente da famiglia umile e che s'è mantenuto agli studi lavorando, per poi diplomarsi col massimo dei voti. L'orologio Rolex da 10.350 euro di Luca Lupi sarà invece venduto e il ricavato devoluto in beneficenza.
Allora la famiglia Lupi e sodali hanno dichiarato che è un sopruso e un incaponimento, perché fanno tutti così, ma solo loro vengono perseguiti. È logico e perfino naturale che un padre eserciti il suo potere per procurare benefici al figlio. È logico che amici abbienti di una famiglia abbiente le facciano regali di valore.
Il giudice risponde che è vero, ma loro sono stati “la goccia che ha fatto traboccare il vaso”, e quindi i primi a essere sanzionati. Seguiranno tutti gli altri, finché il sistema generale di nepotismo non sarà cambiato.
Probabilmente è inutile specificare che quella sopra è una fiaba, non la realtà.


Ma le gambe... ma le gambe...

Enzo Aita e Trio Lescano – Ma le gambe

La bellezza è l'armonia delle proporzioni delle parti. Questa formulazione dell'estetica apollinea di pitagorica e poi nietzschiana memoria può spiegare l'attrazione nei maschi umani per le femminee “gambe lunghe”?
Difatti, non s'intende la misura degli arti inferiori di per sé, ma rispetto a quella del busto. Una ricerca ha stabilito che le proporzioni predilette delle gambe femminili sono 1,4 volte la lunghezza della parte superiore del corpo.

La musicista statunitense Sheryl Crow: si noti il rapporto fra la lunghezza delle sue gambe e quella del suo busto

Uno studio dell'Università di Wroclaw, in Polonia, ha poi decretato che pure le donne preferiscono gli uomini con le “gambe lunghe”. I ricercatori hanno chiesto a più di duecento volontari maschi e femmine di giudicare il grado di attrazione di sette uomini e donne. Questi ultimi erano alti uguali, ma le loro gambe erano più lunghe, rispettivamente, del 5, 10 e 15 per cento rispetto alla norma sociale. La maggior parte dei volontari preferì chi presentava il 5 per cento.

“Papà Gambalunga” (titolo originale: Daddy Long Legs) è un film del 1955 con Fred Astair

"Le gambe più corte sono associate a certe patologie… diabete di tipo 2… patologie cardiovascolari, quindi la gente preferisce gambe leggermente più lunghe perché sono indice di salute”, ha dichiarato Martie Haselton, professore associato di psicologia alla UCLA.

I personaggi televisivi Michelle Hunziker, Ilary Blasi e Belen Rodriguez sono famosi anche per la loro bellezza, nonostante abbiano le gambe piuttosto “corte” 

Sembra però non siano frequenti gli individui con le gambe lunghe in proporzione al resto del corpo.
In alcune etnie, per esempio tra i centro africani, sono più ricorrenti che in altre; mentre lo sono assai di meno nei popoli dell'Estremo Oriente (il fisico delle nuove generazioni sta cambiando parallelamente all'alimentazione).

Vecchia foto di una ragazza giapponese

Kong Yan Song, modella cinese famosa per le sue gambe lunghe

L'etiope Abebe Bikila vinse la maratona alle Olimpiadi di Roma del 1960 correndo scalzo. Il suo era un tipico fisico ectomorfo

Allora, per ovviare alle gambe non lunghe, si ricorre a strategie come certo abbigliamento o i tacchi alti, che pare già inventò Leonardo da Vinci.
pantaloni su)
In Cina, oggi il primo Paese al mondo per il ricorso alla chirurgia estetica, tante donne sono disposte a una soluzione molto più estrema: la distrazione osteogenetica secondo la metodica Ilizarov, dal medico russo che la inventò.

Gamba di una donna cinese con l'apparato di Ilizarov

Il prof. Gavril Abramovich Ilizarov (1921-1992) col suo fissatore esterno

Nel 1981 il prof. Antonio Bianchi Maiocchi fu probabilmente il principale introduttore di questa tecnica in Italia, dove da anni operano due ortopedici russi suoi esperti: Valeri Maltsev e Alexander Kirienko.

Il prof. Ilizarov, a destra, in sala operatoria all'Ospedale di Lecco (foto tratta dal sito http://www.asami.org/asami_story/)

Il dr Kirienko indossa per dimostrazione un apparato di Ilizarov in Cina



Il sudore di Julia Roberts


Che carina Julia Roberts, che dolce sorriso.
Ma la percezione di lei cambia un po', dopo aver letto che “emanava un lieve odore di sudore” nell'autobiografia di Rupert Everett, Red Carpets and Other Banana Skins?


Un ballo è l'assopimento verticale di un desiderio orizzontale

Una teoria ipotizza che, per un'atavica spinta psico-biologica, il maschio umano sarebbe attratto da manifestazioni di vitalità nella donna, che comprendono, per esempio, tonicità muscolare e cutanea, allegria, assertività, simpatia, sorrisi ecc.
La bella conduttrice televisiva Ilary Blasi mostra talune caratteristiche suddette. Ma quanta della sua sensualità scompare repentinamente allorché si mette a ballare, goffa come un burattino di legno maneggiato da un puparo in ipotermia?

Ilary Blasi in uno dei suoi simpatici balletti con l'altro conduttore attuale della trasmissione televisiva Le iene, Teo Mammuccari

La negazione dell'aforisma di George Bernard Shaw: “La danza è un'espressione verticale di un desiderio orizzontale”? La conferma della frase di Karl Kraus “Il ballo è la frustrazione verticale di un desiderio orizzontale”?

Incroci “spettacolari”

Ilary Blasi da anni è conduttrice della trasmissione televisiva Le iene. Tale programma ha dedicato servizi d'inchiesta e denuncia al gioco d'azzardo in Italia legalizzato. Il calciatore Francesco Totti è il marito di Ilary Blasi; da qualche tempo recita in una pubblicità televisiva del gioco d'azzardo legalizzato.

Ilary Blasi e Francesco Totti

Francesco Totti nell'ultima pubblicità di Lottomatica

… nella penultima

Giulio Golia, e Filippo Roma sono giornalisti della trasmissione suddetta, che ha dedicato servizi d'inchiesta e denuncia a commerci illeciti di cinesi in Italia. Ora i due recitano in una pubblicità televisiva accanto a coprotagonisti cinesi (che peraltro gridano senza motivo e senza realismo).

Giulio Golia, Filippo Roma e i coprotagonisti

Gli incroci della vita...

Palloni velati

Anche l'accoppiata calciatore-“velina” (cioè un'avvenente soubrette) ha avuto un predecessore negli Stati Uniti: il capitano della squadra di football del liceo e la capitana delle cheerleader.


Elisabetta Canalis e Bobo Vieri, gli italici albori della coppia calciatore-“velina”