lunedì 9 marzo 2015

Separate alla nascita? (80)

Carolina Marconi, showgirl venezuelana

Elen Rivas, attrice spagnola

Separate alla nascita? (79)

Aida Yespica, modella venezuelana

Andrea Huisgen, modella spagnola

Separate alla nascita? (78)

Carolina Grimaldi, principessa monegasca

Anne Roussel, attrice francese

Separate alla nascita? (77)

Alyssa Milano, attrice statunitense

Jane March, attrice inglese

Separate alla nascita? (76)

Christina Applegate, attrice statunitense

Jenna Elfman, attrice statunitense

Separate alla nascita? (75)

Eve Marie Saint, attrice statunitense

Kelly Linch, attrice statunitense

Separate alla nascita? (74)

Iva Zanicchi, cantante italiana

Angie Dickinson, attrice statunitense

Separate alla nascita? (73)

Nina Palmieri, giornalista italiana

Annette O'Toole, attrice statunitense

Separate alla nascita? (72)

Maria Cuffaro, giornalista italiana

Eliza Dushku, attrice statunitense

Separate alla nascita? (71)

Maria Luisa Busi, giornalista italiana

Victoria Hervey, modella inglese

Separate alla nascita? (70)

Loredana Lecciso, showgirl italiana

Marina Calabró, giornalista spagnola

Separate alla nascita? (69)

Melita Toniolo, showgirl italiana

Alexandra Mendoza, modella colombiana

Separate alla nascita? (68)

Cristiana Capotondi, attrice italiana

Saoirse Ronan, attrice statunitense

Separate alla nascita? (67)

Ambra Angolini, attrice italiana

Linda Park, modella statunitense

Separate alla nascita? (66)

Ambra Angiolini, attrice italiana

Olivia Palermo, attrice statunitense

Separate alla nascita? (65)

Margot Sikabonyi, attrice italiana

Eleonora Gaggioli, attrice italiana

Separate alla nascita? (64)

Elisabetta Canalis, attrice italiana

Francesca Rettondini, attrice italiana

Separate alla nascita? (63)

Romina Mondello, attrice italiana

Paola Pessot, attrice italiana

Separati alla nascita? (63)

Ian Anderson, musicista scozzese

Ernst Stötzner, attore tedesco

Separati alla nascita? (62)

Enrico Lo Verso, attore italiano

Brahim Haggiag, attore algerino

Separati alla nascita? (61)

Silvio Muccino, attore italiano

Vilius Tumalavicius, attore lituano

Separati alla nascita? (60)

Angelo Bernabucci, attore italiano

Maurizio Gasparri, politico italiano

Separati alla nascita? (59)

Aldo Fabrizi, attore italiano

Giuseppe Ciarrapico, politico italiano

Un solo cielo

Perché le donne vengono definite “l'altra metà del cielo”? Perché l'altra e non l'una?
Anzi, il cielo è uno solo, che s'innalza sopra tutti noi alla pari, femmine e maschi.
Per la festa della donna 2015, parte la campagna “Un solo cielo”: niente più “altra metà”.


Meno male che nel pesce c'è il fosforo!


Continua la saga delle famiglie rimbambite Findus.
Nella nuova puntata, tutta la famiglia è in casa, ma i soliti genitori stoltamente giulivi convocano i figli a tavola per il pasto mandandogli messaggi telefonici (SMS). E meno male che nel pesce c'è il fosforo!

Inglese maccheronico

Tanti italiani hanno un modo tutto loro di pronunciare l'inglese. 
Da poco sembra che stia entrando finalmente nell'uso comune la pronuncia corretta di performance, che vuole l'accento sulla “o”; oppure della parola francese stage (/'staʒ/) per "tironicio". 
Invece, si continua a pronunciare “Tina Tarner” il nome della cantante statunitense Tina Turner; a pronunciare “montan baik” o “muntan baik”. Mentre i-pad non viene pronunciato né all'italiana (“i pad”), né all'inglese (“ai pæd”), bensì un misto dei due: “ai pad”.

Tina Turner sul palco (in inglese stage), durante una sua performance concertistica del 1996

I paninari

Nella Milano degli anni '80 del '900, molti adolescenti erano divisi in gruppi: c'erano i “paninari”, i “cinesi”, i “metallari”, i dark e i punk. Ciò che li contraddistingueva maggiormente era l'abbigliamento.

Il perfetto paninaro, pure con la moto tra loro più in voga: la Zundapp (in alternativa, la Cagiva)

Si dice che i paninari presero il nome dal primo luogo dove solevano ritrovarsi: il bar Al panino in Piazza Liberty. Ma per la maggior parte della gente erano tali perché frequentavano il Burghy, fast food di Piazza San Babila.


Prima di allora, negli anni '70, quello era stato il baluardo dei giovani fascisti milanesi, e anche molti paninari manifestavano simpatie di destra, più o meno estrema.
Non era però quella politica la connotazione principale dei paninari, bensì un edonismo spinto, in molti casi facilitato dall'appartenenza alla benestante borghesia cittadina.

Tre protagoniste di Sposerò Simon Le Bon, film del 1986 di ambientazione paninara. Simon Le Bon era il cantante dei Duran Duran

La manifestazione di tale edonismo, oltre a una superficiale musica pop come quella dei Duran Duran, era appunto l'abbigliamento; il più tipico: scarpe Timberland, prima polacchine arancioni al malleolo e poi anche stivaletti gialli tipo anfibi o calzature “da barca” per l'estate; calze Burlington a quadri d'ispirazione scozzese, jeans azzurri Stone Island o Armani con risvolto in basso, cintura El Charro, magliette e felpe Best Company, piumino Moncler o giubbotto di pelle Schott o cerata Harry Lloyd, occhiali da sole Ray Ban, zainetto Invicta; per le femmine: stivali Durango, borsa e accessori Naj-Oleari.

Polacchine Timberland Chukka

Timberland tipo anfibi

Timberland invernali basse

Calze Burlington

Cintura El Charro

Felpa Best Company

Piumino Moncler

Giubbotto Schott

Cerata Harry Loyd degli anni '80

Zainetto Invicta

Borsa Naj-Oleari

Come sempre, fiorirono le imitazioni, per gli “pseudo-paninari vorrei-ma-non-posso”; per esempio le scarpe Lumberjack. Davvero una cattiva scelta, perché attirava come poche il disprezzo dei “veri” paninari. Tanto più che non erano poi così inarrivabili economicamente i loro vestiti. Non tante famiglie che avevano i soldi per pagare a un figlio le scuole superiori, non ce li avevano per fornirgli un completo da paninaro che durasse tutti e cinque gli anni di studio.

Scarpe Lumberjack

Certi genitori pensavano tuttavia che, pur avendoli, fossero soldi sprecati quelli spesi per simili capi, solo a causa di una moda a loro parere insulsa. Così non si mettevano nei panni dei loro figli, per i quali, come per quasi tutti gli adolescenti, l'appartenenza a e l'accettazione in un gruppo, anche attraverso i suoi segni distintivi, era fondamentale.

Il cabarettista Enzo Braschi interpretava il personaggio del paninaro nel programma comico televisivo Drive in, ma non c'entrava molto coi paninari veri

Ma ecco che, anni dopo, un docente universitario di psicologia difende questa scelta genitoriale, raccontando che lui stesso ha negato a suo figlio adolescente quelle scarpe che egli desiderava perché di moda fra i suoi compagni.
Ha ragione il docente o è stato asintonico pure lui, nonostante tutti i suoi studi e competenze teoriche?
Comunque, cosa sono diventati gli ex paninari? Saranno cambiati i loro modi di pensare, avranno perso un po' della loro spocchia o del loro edonismo, tenendo conto che l'adolescenza, in quanto “seconda infanzia”, tende a lasciare tracce durature nella persona?

Quest'uomo alle scuole superiori era un paninaro perfetto, con tanto di antipatica spocchia e iscrizione al Fronte della Gioventù (foto tratta da Linkedin)