Verso le ore 2 di mercoledì 22 ottobre
2014, in alcune zone del Nord Italia s'è levato, come dal nulla, un
forte vento. Causando un altrettanto improvviso abbassamento di
temperatura, è stato l'inizio repentino dell'autunno atmosferico.
Certi abitanti di Kathmandu, capitale
del Nepal, dicono che una caratteristica salutare del loro clima è
il passaggio graduale da una stagione all'altra, con le relative
temperature.
Un gruppo di infermiere è adirato per
il provvedimento statale secondo cui si assegna un bonus di
ottanta euro mensili in busta paga a chi non supera i mille e
cinquecento euro di stipendio.
Due loro colleghe sono maritate,
rispettivamente, con un medico e un ingegnere. Lavorano part time
non per bisogno di soldi, e risultano sotto la fatidica soglia
succitata. Le altre infermiere del gruppo guadagnano invece poco più
di mille e cinquecento euro, ma quel bonus gli servirebbe
molto di più; così affermano.
Nel film Sapore di mare, il
personaggio di Adriana Balestra, interpretato da Virna Lisi, dichiara
di avere quarant'anni. Ma la pellicola è del 1982, e allora la bella
attrice ne aveva sei in più.
Isabella Ferrari e Virna Lisi in Sapore
di mare, due età a confronto
Perché attori cinematografici famosi
accettano di recitare in pubblicità commerciali, pure a costo di
risultare noiosi o macchiette (vedi Antonio Banderas)? Semplice: per
farlo intascano un sacco di soldi.
Antonio Banderas parla a una gallina in
una nota pubblicità italiana
Si puliscono i sanitari della propria
casa con prodotti a base di ammoniaca e una spugna gialla. Spugna
maledetta (o maledetta spugna): sembra produrre peli, invece di
pulire!
Spongebob, l'unica spugna simpatica, e
solo ai bambini
Nel mondo ci sono ancora tante persone
che ritengono sia da femmine sbrigare le faccende domestiche. Poteva
essere così quando l'uomo andava a caccia per procurar da mangiare
alla famiglia e tornava a casa stanco. La donna restava nella
caverna. Da allora è passato un po' di tempo.
Al contrario, un giovane italiano
qualunque ha detto: “Ho capito di essere diventato adulto quando ho
iniziato a fare i mestieri in casa mia”.
Per fortuna, e finalmente, nelle
società più civilizzate il maschilismo è considerato un
atteggiamento negativo. Tuttavia il femminismo è altrettanto
estremo, per quanto possa essere suscitato da una reazione al
maschilismo.
Se per cinque anni un individuo è
stato preso a pugni da un altro, è positivo che per i cinque
successivi sia lui a prendere a pugni il primo? No, la violenza è
violenza, ed entrambi sono comunque atti negativi.
Il maschilismo
e il femminismo sono due estremismi.
Non è bello un sereno equilibrio? Se è bello, perché non camminare
in quella direzione, invece che verso punti estremi di
allontanamento?
Di solito un tempio cristiano viene
chiamato chiesa, che però non è la parola adatta: chiesa non è
l'edificio, ma la comunità di fedeli che vi si riunisce in unità e
armonia come i figli di uno stesso padre. Quindi il tempio è la sede
della chiesa.
In contemporanea, il Conclave e il
Governo prendono decisioni circa le nuove forme di aggregazione fra
individui sulla falsariga della famiglia tradizionale, fondata sul
matrimonio religioso e la procreazione. È una grande svolta epocale:
chi mai l'avrebbe immaginato solo cinquant'anni fa?
I Simpson, creati alla fine degli anni
'80, sono una famiglia tradizionale, ma parecchio problematica
Topolino, inventato nel 1928, dall'anno
dopo è fidanzato con Minni (si sa, i topi sono precoci), senza mai
convivere
Chi propone l'omosessualità come norma
dicendo che lo era in certe culture dei tempi antichi – e di solito
si cita quella ellenica – dovrebbe ricordare che in molti casi si
trattava di pedofilia (vedi παιδεία). Allora oggi,
sulla stessa base passata, si vorrebbe giustificare come normale la
pedofilia?!
Chi freme impaziente dietro ad
autoveicoli che su strade urbane vanno più o meno a cinquanta
all'ora, ricordi che hanno ragione loro, perché quella è la
velocità massima consentita dalla legge; nonostante l'evoluzione dei
motori e dei ritmi della società. E ormai l'urbanizzazione in Italia
è molto estesa.
Ogni tanto spuntano espressioni verbali
che entrano nell'uso comune sotto forma di intercalari ricorrenti.
Da qualche tempo tocca a due frasi in
genere pronunciate con certa contrarietà: “Di che cosa stiamo
parlando?” e “Sai che c'è?”, quest'ultimo un probabile
anglicismo di frequenza dall'inglese “[Do] you know
what?”.
Basterebbe un minimo di consapevolezza
per non soggiacere alla pecoraggine di simili “tic linguistici”.
“I
guerrieri della notte”
(titolo originale inglese The
Warriors)
è un film del 1979 tratto dal romanzo omonimo di Sol Yurick, entrato
nella storia del cinema e in tanti immaginari collettivi giovanili.
Il
regista Walter Hill e lo sceneggiatore David Shaber diminuirono la
violenza del libro, ma sono riusciti a rendere un'atmosfera
lievemente claustrofobica, sommando l'angoscia di essere braccati a
quella della minaccia fisica, che è una paura universale.
L'esercito
persiano nella battaglia di Cunaxa
Riecheggiano
netti nella trama riferimenti all'Anabasi
(Ἀνάβασις;
una traduzione italiana si può leggere qui:
http://www.miti3000.it/mito/biblio/senofonte/anabasi/primo.htm) di
Senofonte (Ξενοφῶν, 430-355 a.C. circa), in cui si narra del
tentativo di Ciro il Giovane di salire al trono persiano. Sconfitto e
ucciso questo condottiero nella battaglia di Cunaxa (401 a.C.),
diecimila suoi mercenari greci, fra cui l'autore, dovettero mettersi
in salvo marciando per mille chilometri in territorio nemico, fino al
mare.
Il ritorno dei diecimila mercenari con
Senofonte
Solo che i protagonisti di The
Warriors non sono militari esperti, ma ragazzi problematici.
Masai (impersonato dall'attore Edward
Sewer) diventa il capo dei Gramercy Riffs, i più duri e impositivi
fra i “guerrieri metropolitani” del film. Infine faranno
giustizia, ovviamente a modo loro: con la violenza
Jery Hewitt impersona un membro dei
Baseball Furies, cricca ispirata a Walter Hill da due sue passioni:
lo sport omonimo e il gruppo musicale dei Kiss
Warriors inseguiti dai Turnbull
AC, altri picchiatori da incubo
Il tema attualissimo della sorveglianza
di massa costante, ben riassunta dalle frasi inglesi “nowhere to
run” (“non c'è posto dove fuggire”) e “nowhere to
hide” (“non c'è posto dove nascondersi”), già sembra
suggerito da questo film, nella difficoltà di muoversi alla
chetichella, non osservati, pur in una grande città come la
futuristica New York.
Le labbra dell'attrice Lynne Thigpen,
nella parte di una deejay, tengono in contatto le varie bande
alla ricerca dei Warriors attraverso la trasmissione di una radio locale
Martha & The Vandellas – Nowhere
To Run (1965)
Sarà il tema centrale di pellicole
successive, come “Nemico pubblico” (titolo originale: Enemy of
the State) di Tony Scott (1998); e poi di teorie, con tanto di
libri, come quelle dell'informatico Edward Snowden.
Il piacere di rotolarsi in un mucchio
di foglie secche! Lo si può fare anche se non si abita in prossimità
di un bosco: ci si va, si prende il mucchio e lo si porta a casa per
allestire il nostro letto di foglie.
Gli attori Cameron John Adams e Odeya
Rush nel film The Odd Life of Timothy Green
Il cibo “biologico” è
assolutamente sano? Ma gli ingredienti di tale cibo da dove vengono?
Da una terra non inquinata, bagnata da una pioggia e da fossi non
inquinati, passata attraverso un'aria non inquinata?
Eppure l'uomo è così forte!
Il pesce triocchiuto, mutazione
genetica da radioattività nella Springfield dei Simpsons
Scottish Rain (“Pioggia
scozzese”), titolo di questo brano dei Silencers, potrebbe
evocare romantici scenari nordici, invece parla di piogge acide.
Tutta una serie di fontanelle pubbliche
di Milano è soprannominata “drago verde”, per il colore del
fusto (verde) e la forma del beccuccio (drago). Non bisogna premere
nulla, l'acqua fuoriesce costantemente dalla bocca del drago; se
viene chiusa con un dito, ecco zampillare un sottile getto d'acqua da
un buchetto nella fronte dello stesso.
La testa ottonata del drago, col
buchino in fronte
Un tempo i ragazzi senza molti soldi da
spendere in locali notturni, si scambiavano questo dialogo ironico:
“Andiamo a bere qualcosa?”. “Va bene, dove?”. “Al 'drago
verde'!”, ché era gratis.
Da tempo, però, il numero di queste
fontanelle è diminuito, non perché l'acqua pubblica erogata a
Milano non sia potabile; al contrario, i dati chimico-fisici ne
rivelano la buona qualità.
Ci sarà fra gli urbanisti del Comune
un fondamentalista cristiano nemico dei draghi in quanto simbolo
biblico del male? Oppure la causa è al solito il commercio?
Diminuiscono i “draghi verdi”, aumentano quelle bottigliette
d'acqua da mezzo litro che la gente in giro per la città può
acquistare un po' dappertutto. Il loro rapporto quantità/prezzo è
alto, forse giustificato dalla comodità di trasporto? Quanta
plastica in più!
E se la gente tornasse a usare le
borracce, riempiendole con l'acqua del rubinetto di casa? Se tornasse
a usare la schisceta, portandosi il cibo cucinato a casa
invece di acquistarlo nei fast food?
Vecchia borraccia, con panno
termoregolatore: panno asciutto per liquido caldo; panno bagnato per
liquido fresco
Ma se il venditore di bottigliette non
riceve le monete per le bottigliette, non compra il motorino a suo
figlio, il meccanico non compra l'anello a sua moglie, il gioielliere
non compra l'appartamento alla sua amante... “È l'economia,
bellezza!”.
Mario Draghi, dal 2011 Presidente della
Banca centrale europea, non è sensibile alla paventata estinzione
dei suoi omonimi meneghini?