In Italia, lo scorso luglio è stato
parecchio caldo, benché un normale caldo estivo.
Tripudio dei soliti giornalisti
scandalistici e dei meteorologi conniventi (vedi i post
dell'anno scorso al riguardo:
http://gruppoamoha.blogspot.it/2014/06/qualche-anno-fa-le-previsionimeteorolog.html;
http://gruppoamoha.blogspot.it/2014/07/giornalisti-bucaioli.html).
Il tono è, come sempre, questo:
“L'Italia stretta in una morsa di caldo insopportabile [in
alternativa “infernale” o simili aggettivi mirabolanti, ndr]...
Allarme salute nelle città... Basti pensare che un novantacinquenne
cardiopatico è morto mentre faceva jogging a mezzogiorno!”.
Tali meschine euristiche di giudizio
possono influenzare la percezione del calore di tanti individui
suggestionabili o comunque esagerare la valutazione della situazione
oggettiva.
In più, l'ormai diffusissima aria
condizionata può aver diminuito in molti cittadini la capacità di
sopportazione del calore; e al fastidio della temperatura esterna
s'aggiunge quello dell'esposizione repentina a essa in uscita da un
ambiente più freddo.
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