Ci risiamo: al primo fine settimana
caldo di quest'estate fin'ora insolitamente fresca, esodo da Milano e
altre città italiche verso luoghi vacanzieri.
Nonostante la crisi economica, tale
migrazione ciclica sembra quasi una necessità irrinunciabile.
Dunque Le smanie per la villeggiatura, commedia di Carlo Goldoni pubblicata a Venezia nel 1761, è un titolo quanto mai contemporaneo.
Nella
prefazione, l'autore scriveva:
“L'innocente
divertimento della campagna è divenuto a' dì nostri una passione,
una manìa, un disordine. Virgilio, il Sannazzaro, e tanti altri
panegiristi della vita campestre, hanno innamorato gli uomini
dell'amena tranquillità del ritiro; ma l'ambizione ha penetrato
nelle foreste: i villeggianti portano seco loro in campagna la pompa
ed il tumulto delle Città, ed hanno avvelenato il piacere dei
villici e dei pastori, i quali dalla superbia de' loro padroni
apprendono la loro miseria. Quest'argomento è sì fecondo di
ridicolo e di stravaganze [...]”
(per leggere tutto il testo:
http://www.classicitaliani.it/goldoni/Teatro/Goldoni_Smanie_villegg.htm).
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I
protagonisti del goldoniano Le smanie per la villeggiatura
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Immagine
artificiale di fugaci entusiasmi estivi contemporanei
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